Inabilità temporanea: tutto quello che bisogna sapere
Michele LomazziHead of P&C Product di Wopta Assicurazioni
29/08/2024L’inabilità temporanea, a differenza dell’invalidità permanente, è una condizione in cui una persona è parzialmente o totalmente incapace di lavorare per un periodo limitato, appunto temporaneo, a causa di infortunio o malattia. Questo articolo esplora cos'è l’inabilità temporanea, a chi serve e come viene indennizzata.
Cosa si intende con inabilità temporanea?
L’inabilità temporanea è una condizione in cui una persona non è in grado di svolgere le proprie attività lavorative abituali per un periodo limitato a causa di infortuni o malattie, riprendendo poi nel tempo la propria capacità lavorativa. Nel caso in cui non riesca a recuperare, per sempre e definitivamente al 100% tale capacità, si parla invece di Invalidità Permanente. Questo tipo di inabilità è tutelata attraverso le polizze contro gli infortuni e malattia attraverso il pagamento di un indennizzo quale diaria giornaliera per ogni giorno di inabilità. Può essere assoluta, quando la persona non può svolgere totalmente alcuna attività lavorativa, o parziale, quando la persona può comunque in parte svolgere le proprie mansioni.
Inabilità temporanea assoluta e parziale L’inabilità temporanea può pertanto essere:
- Inabilità temporanea assoluta: il soggetto è completamente incapace di svolgere le sue normali occupazioni lavorative. Il danno è quindi pari al mancato reddito medio giornaliero, perso durante tutto il periodo di inabilità.
- Inabilità temporanea parziale: il soggetto è in grado di svolgere solo una parte delle proprie attività lavorative. In questo caso l’indennizzo è pari o ad una proporzione del reddito giornaliero pari al grado di inabilità (es. 5 giorni al 75%; 4 giorni al 50%; 10 giorni al 25%, ecc. ecc), oppure l’indennizzo si calcola in modo forfetario al 50% per ogni giorno di inabilità parziale, indipendentemente dal grado della inabilità parziale.
Inabilità temporanea, a chi serve?
La garanzia di inabilità temporanea indennizza un importo che deve essere in linea con il reddito medio giornaliero perso a causa dell’impossibilità a svolgere il proprio lavoro. Pertanto è una garanzia indispensabile, che serve ai lavoratori autonomi, liberi professionisti, imprenditori ovvero tutte quelle persone che non possono contare su altre tutele, che garantiscono comunque il reddito anche al verificarsi dell’inabilità temporanea, ed esempio quelle di cui dispongono i lavoratori dipendenti o i pensionati.
Danno da inabilità temporanea: come quantificare l’indennizzo?
Il danno da inabilità temporanea comprende le perdite economiche subite dal soggetto durante il periodo di inabilità. Ma quanto vale un giorno di inabilità temporanea? L’indennizzo deve corrispondere al reddito da lavoro, medio e giornaliero, perso. L’indennizzo è esente da imposte sui redditi e pertanto deve essere pari al reddito netto. Possono essere previste delle franchigie che stabiliscono periodi minimi di inabilità prima che l’indennizzo possa essere corrisposto. La copertura assicurativa garantisce quindi un'indennità per ogni giorno di inabilità, permettendo al soggetto di affrontare le spese di cura e il mancato reddito durante il periodo di recupero. Facciamo un esempio concreto per comprendere appieno il calcolo dell’indennizzo dell’inabilità temporanea. Ad esempio, se il valore giornaliero è di 50 euro e l'inabilità totale dura 20 giorni, l’indennizzo sarà di 1.000 euro. Se l'inabilità è parziale, ad esempio al 50%, e dura 10 giorni, l'indennità sarà di 25 euro al giorno per un totale di 250 euro.