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Il collaboratore al “centro”, la rivoluzione nel settore assicurativo parte da qui

Andrea PapettiChief Distribution Officer di Wopta Assicurazioni

25/09/2023

Circa 200.000 in tutta Italia, i collaboratori iscritti nella sezione E del Registro Unico degli Intermediari – in gergo “sub agenti” – svolgono un ruolo chiave nel settore delle assicurazioni: sono intermediari affiliati ad un’agenzia di assicurazione e rappresentano il primo punto di contatto tra il cliente finale e le imprese di assicurazione, con il compito di veicolare correttamente le migliori polizze assicurative per i clienti, in base alle esigenze di questi ultimi.

Risulta evidente come da questi soggetti in primis dipenda la capacità non solo di collocare al meglio i prodotti, ma anche di colmare il gap di protezione che caratterizza il mercato italiano, sia che si parli di privati, famiglie o piccole medie imprese.

Deve essere allora responsabilità degli attori del comparto – imprese di assicurazione, intermediari principali e, tra questi, le MGA (Managing General Agent) – quella di fornire ai “sub agenti” tutti gli strumenti per espletare al meglio questa funzione, in un settore che vede il cliente finale alla ricerca di soluzioni semplici, digitali e immediate (siano per l’acquisto di un prodotto/servizio, per la comprensione dello stesso – Apple docet, o per il pagamento e successiva gestione).

Nella fattispecie, per soddisfare le aspettative dei clienti e agevolare i collaboratori nella loro attività quotidiana l’intermediazione di soluzioni assicurative adeguate richiede necessariamente di prendere in considerazione almeno i seguenti fattori:

  • digitalizzazione: i “sub agenti” sono più propensi alla digitalizzazione rispetto agli Agenti, maggiormente legati, per intuibili ragioni, ai sistemi di Compagnia; tant’è che il vero freno alla digitalizzazione oggi paiono essere più le Compagnie, caratterizzate spesso da meccanismi troppo rigidi, complessi e burocratizzati per consentire una effettiva digitalizzazione del prodotto, che dovrebbe nascere per il digitale e non esservi faticosamente adattato. L’intermediario medio si distingue per essersi già preparato all’uso della tecnologia, che invece non è sempre adeguatamente compresa dagli uffici di direzione di Compagnia, che sono l’interfaccia dei distributori;
  • sistemi gestionali: devono essere fruibili e pensati per agevolare la figura professionale del sub agente nella gestione delle procedure (come ad esempio la generazione automatica della documentazione pre-contrattuale, la semplificazione della verifica di adeguatezza, la profilazione dei clienti e la velocità nella preventivazione) lasciando più tempo alla consulenza e alla ricerca di nuovi clienti a fronte di un minor impegno amministrativo;
  • formazione: i consulenti devono essere dotati di tutti gli strumenti per poter comprendere appieno la normativa assicurativa (non sempre agilmente interpretabile) e le specifiche di prodotto, in modo tale da evitare fraintendimenti o semplificazione dei concetti. La formazione è indispensabile e per supportarla è possibile ricorrere a contenuti e modalità di erogazione digitali (come i virtual tour risk, etc.) e ad esempi facilmente applicabili alla quotidianità;
  • prodotti chiari, semplici e trasparenti per il cliente, ma anche per l’intermediario che li deve per primo capire e a sua volta spiegare. “Scrivere bene e scrivere chiaro costituisce oggi un impegno irrinunciabile. Un miglior maneggio del lessico consentirà alle compagnie di distinguersi sul mercato, di rafforzare la relazione di fiducia con il cliente, di chiarire le regole del gioco, prevenire i conflitti e, soprattutto evitare gli incerti di una scrittura di polizza claudicante, equivocabile e rivedibile” (Il tempo della lealtà, della chiarezza e della sintesi - Maurizio Hazan, Sara Calì). E – non da ultimo – prodotti sviluppati veramente sul target market di riferimento che, anche in questo contesto, deve semplicemente significare realizzare soluzioni che rispondano in maniera concreta e puntuale alle esigenze specifiche della clientela per la quale si vuole sviluppare la propria offerta.

Come Wopta mette il collaboratore al centro

In qualità di MGA (Managing General Agent) Insurtech dedicata la mondo di Artigiani, Professionisti e Micro - Piccole Medie Imprese, Wopta Assicurazioni ha fin dal principio lavorato su queste differenti leve per supportare e valorizzare la professionalità dei propri collaboratori, sviluppando e investendo continuativamente su 4 aree:

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