Luca Barbieri Pill 15 Eredità digitale

Eredità digitale: cos’è e come trasmetterla

Luca BarbieriCTO di Wopta Assicurazioni

24/06/2024

Eredità digitale: tutto quello che c'è da sapere

Nell'era digitale, la nostra vita si svolge sempre più online: abbiamo account sui social media, archiviamo foto e documenti su cloud, facciamo acquisti e banking online, e molto altro ancora. Ma cosa succede a tutti questi dati quando non ci siamo più? In questi casi, entra in gioco il concetto di eredità digitale, ovvero la trasmissione di tutti i nostri beni e contenuti digitali. A far parte di questo bagaglio di dati e contenuti sono gli account sui social media e di cloud storage (come Google Drive, Dropbox o iCloud), le caselle di posta elettronica, i siti web e blog personali, documenti (testi, fogli di calcolo, presentazioni), foto e video digitali e le criptovalute.


LA GESTIONE DELL'EREDITÀ DIGITALE

Si tratta sul piano concreto di un tema complesso e delicato, che richiede pianificazione e consapevolezza da parte di tutti i soggetti coinvolti. In base al diritto di successione, il lascito può comportare diversi oneri da parte degli eredi, la cui responsabilità principale è stabilire se chiudere, cancellare o conservare i beni digitali del defunto. Prima di giungere a questa decisione si presuppone che questi trovino i beni digitali e riescano ad accedervi: tra password smarrite ed eventuali normative sulla privacy delle piattaforme, questo non è affatto scontato. Per semplificare l’organizzazione dei propri averi, in particolare è possibile:

a. Redigere un testamento Un'ultima volontà o testamento è un documento legale che dispone della proprietà e dei beni di una persona dopo la sua morte. Al suo interno è possibile prevedere una clausola che specifica come gestire l'eredita digitale, indicando chi ha accesso a cosa e come deve essere gestito il “patrimonio” dopo la morte. È possibile, inoltre, nominare un fiduciario digitale, cioè una persona che è responsabile della gestione dell’eredità digitale del defunto e che può avere accesso a tutti i dati digitali del defunto o solo ad alcuni di essi.

b. condividere con persone care e fidate, come famigliari o amici stretti, le proprie credenziali di accesso e le informazioni su come accedere ai dati digitali;

c. Nominare un fiduciario digitale, cioè una persona che è responsabile della gestione dell’eredità digitale del defunto. Il fiduciario può avere accesso a tutti i dati digitali del defunto o solo ad alcuni di essi.

d. avvalersi di servizi di eredità digitale messi a disposizione da aziende specializzate. La gestione dell'eredità digitale presenta ancora diverse sfide poiché non esiste ancora una legislazione completa e armonizzata a livello internazionale che la regoli, per di più molti provider di servizi online spesso hanno politiche e procedure complesse per l'accesso ai dati di un deceduto. Tuttavia, negli ultimi anni si sono sviluppati servizi ad hoc che possono occuparsi fornire strumenti per organizzare i dati digitali, creare un piano di successione digitale, fino a designare un fiduciario digitale. In questi casi è importante scegliere provider che adottano politiche chiare e trasparenti.

Negli ultimi anni molte società tecnologiche e piattaforme si sono dotate di linee guida e strumenti per definire questi casi, ad esempio su Facebook e Instagram è possibile trasformare gli account in un memoriale oppure rimuoverli definitivamente. Allo stesso modo, anche Google e Apple – seppure con alcune differenze – hanno introdotto dei servizi che permettendo di definire chi avrà accesso ai propri dati dopo la morte. Nello specifico, Apple offre un controllo più granulare su quali dati l'erede può accedere, mentre Google offre opzioni più semplici e accesso all’intero account.

  • Google Account Inattivo permette di impostare cosa succede al proprio account Google dopo un periodo di inattività, e in particolare, si può scegliere di far cancellare automaticamente l'account o di condividerlo con persone designate. In questo secondo caso, gli utenti indicati potranno accedere a dati come e-mail, foto e contatti ma non avranno accesso a password o pagamenti Google Pay.

  • L’Eredità Digitale Apple, introdotta con iOS 15.2, consente di nominare un "erede" che potrà accedere ad alcuni dati dell'account iCloud dopo la morte del proprietario. L'erede riceverà una chiave di accesso univoca e dovrà presentare un certificato di morte per richiedere l'accesso ai dati che includono foto, messaggi, note, calendario e app selezionate, ma non a password o la possibilità di fare acquisti iTunes o Apple Pay.


Eredità digitale e Polizze Vita

Un modo per semplificare la gestione dell'eredità digitale è legarla a una polizza vita come la soluzione Wopta per te Vita. Il metodo migliore dipenderà dalle circostanze individuali da valutare attentamente con un avvocato o un consulente finanziario per scegliere l’opzione migliore tra quelle precedentemente esposte – testamento, nominare un fiduciario digitale o servizi specializzati – a cui si aggiunge anche la possibilità di nominare un “Referente Terzo” avranno accesso automatico ai dati digitali del defunto. Nello specifico, il Referente Terzo è una figura introdotta dal regolamento IVASS 41 del 2018 che viene nominata dal Contraente per motivi di riservatezza e a cui l'impresa assicuratrice può far riferimento per procedere con la liquidazione della prestazione in caso di decesso dell'Assicurato. La sua nomina può avvenire alla sottoscrizione o in un momento successivo.

Legare l'eredita digitale a una polizza vita prevede diversi benefici: • Semplifica la gestione dell’eredità digitale: i beneficiari della polizza avranno accesso automatico ai dati digitali del defunto, il che può semplificare il processo di chiusura dei conti e la gestione di altri aspetti dell’eredità digitale; • Protegge la privacy del defunto: legando l'eredita digitale a una polizza vita, è possibile garantire che i suoi dati digitali siano gestiti in modo sicuro e privato; • Fornisce tranquillità a familiari e ad amici, che quindi non dovranno occuparsene in prima persona; • A ciò si aggiunge il principale vantaggio previsto dalle polizze vita: tutelare il tenore di vita dei beneficiari in caso di decesso dell’assicurato. Si segnala in particolar modo che la designazione dei beneficiari può essere modificata in qualsiasi momento, fino alla morte dell'assicurato, inoltre, se questa non viene effettuata, il capitale della polizza vita sarà devoluto agli eredi legittimi secondo le norme del codice civile.

L'eredità digitale è un tema complesso e in evoluzione, ma è importante iniziare a pianificare il proprio futuro digitale per tutelare la propria privacy e semplificare la vita dei propri cari. Per approfondimenti è possibile consultare il sito del Garante della Privacy - Eredità digitale e Consiglio Nazionale del Notariato - EREDITA' DIGITALE: LE 10 COSE DA SAPERE.